Alberto Neri Fernandez

 

E’ stato un passaggio in auto, dato con generosità, come era sua abitudine, che ha portato alla morte Alberto Neri Fernandez, giovane medico, focolarino, barbaramente ucciso dai due passeggeri.
Il fatto è avvenuto in Brasile, il 19 ottobre scorso, un sabato pomeriggio. Ma lo si è appreso solo due giorni fa.
Alberto era scomparso da quando era uscito dall’università del Sacro Cuore di Bauru, nello Stato di San Paolo, dove aveva dato il suo contributo ad un seminario sull’Etica. Alle 16 si era diretto in auto verso Votuporanga, a 200 Km. di distanza, dove doveva incontrare un gruppo di bambini che vivevano l’ideale evangelico di unità dei Focolari. Non è mai arrivato.

Mentre la polizia dava il via alle ricerche, nel Movimento in Brasile e in tutto il mondo è iniziata una catena di preghiere. Solo sabato scorso, due giovani militari dell’esercito, che dopo una settimana avevano ucciso un altro medico a scopo di rapina, vengono arrestati e confessano anche l’uccisione di Alberto. Dichiarano che erano in gravi difficoltà economiche e che hanno ucciso per non essere identificati. Ma Alberto aveva con sé solo l’equivalente di 10 euro e un enorme dado, con scritto sulle 6 facce le parole-chiave dell’arte di amare: "amare tutti, amare per primi, amarsi scambievolmente con la misura della vita, amare i nemici, amare Gesù in tutti, amare concretamente". Era lo stile di vita di Alberto. Trasformato in gioco per i più piccoli.

Il corpo di Alberto è stato ritrovato in una piantagione di canna da zucchero, dove giaceva abbandonato da 15 giorni. Chiara Lubich, comunicando la notizia a tutti i membri del Movimento del mondo, scrive: "E’ il nostro primo focolarino martire, morto mentre faceva un atto di amore".
Le sue spoglie sono state portate a Bauru, dove viveva nella comunità del focolare e dove è stata celebrata la Messa; poi è stato trasferito alla Mariapoli Ginetta, la cittadella del Movimento che sorge nei pressi di San Paolo. Per tutta la notte sono state celebrate Messe. Molti i giovani. Alla Messa del funerale - presenti più di 600 persone - in un clima di pace, pur nel dolore profondo, si è perdonato e pregato per i due giovani militari.
Alberto riposa ora nel cimitero della cittadella.

All’omelia, viene in luce la sua vita, conclusa a 39 anni.
Era nato in Uruguay da una famiglia povera. Quando aveva 10 anni, suo padre muore tragicamente. Sua mamma lavora come domestica a Montevideo per tirar su i due figli. A quindici anni l’incontro con Dio. E’ per lui una esperienza forte: scopre il suo amore che colma la durezza della vita vissuta sino ad allora. Questo avviene nell’incontro con i giovani del Movimento dei Focolari. Con grandi sacrifici, lavorando e studiando, termina gli studi di medicina.
Più tardi risponde con generosità alla chiamata di dare la sua vita a Dio nel Movimento dei Focolari. Nel ’96 parte per la cittadella di Fontem nel cuore della foresta nel Camerun occidentale e presta la sua opera come medico nell’ospedale costruito dal Movimento per sanare l’altissima mortalità infantile.

 

Al Centro Maria

Si trasferirà poi in Brasile per un master in medicina tropicale. Aveva portato avanti una importante ricerca sull’Aids. Era quasi pronto per tornare con gioia in Camerun.

Alberto seguiva anche i rapporti ecumenici del Movimento. Un pastore presbiteriano, dell’ultimo incontro con lui, ha detto: "Parlare con lui, mi ha rimesso davanti a Dio. Sembrava che Alberto corresse contro il tempo".

Oltre che medico, aveva un grande talento artistico. In una lettera rivela la sua più profonda personalità: Trovo nella pittura un modo in più per donare, per esprimere quello che Dio costruisce in me. Tramite queste forme e colori, vorrei riflettere sull’incontro di ogni uomo con l’Assoluto, l’amore che, penetrando l’anima, la illumina, le imprime il movimento liberatore, la trasforma pian piano in sé, luce e amore.

 

Estate 2003 a San Paolo

Dipinti di Alberto

a ressureição.jpg (27182 byte) ABBA PAI.jpg (90710 byte) azul e amarelo copy.jpg (18538 byte) infinito.jpg (19543 byte) momento interior.jpg (14628 byte) nacimento.jpg (21508 byte) primordio.jpg (13284 byte) 

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African soul

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Klahari desert

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