Note al testo

[1] Prova del complotto potrebbe essere il fatto che il nome di Padre Armand de Châteauroux non compaia in alcun documento del monastero di Cîteaux. Il suo nome sarebbe stato cancellato in seguito alla sua fuga.
[2] Gran Khan.
[3] Armand si sbaglia di due anni. L'Impero Ottomano conquistò l'Asia Minore nel 1453, otto anni prima del 1461.
[4] Con il termine Asia si indicava il territorio dell'Asia Minore.
[5] a.C circa.
[6] V sec. a.C.
[7] Prima metà del III secolo a.C.
[8] a.C. circa.
[9] Conosciuto oggi come Indicopleuste Cosma, fu uno scrittore bizantino d'origine egizia vissuto nel secolo VI.
[10] Con questo sintagma, che significa testualmente "giardino segreto", nel medioevo si indicava il Paradiso Terrestre.
[11] Nel 1474 il fiorentino invia una lettera e una carta da lui stesso disegnata al canonico portoghese Fernando Martins, da lui conosciuto in Italia, in cui assicura che la via dell'Ovest è quella più breve per raggiungere le Indie, confermando così la tesi di Aristotele e Marino di Tiro.
[12] Equivalenti a circa 38400 chilometri. In realtà la circonferenza è di circa 40000 chilometri.
[13] Così veniva chiamata Tunisi.
[14] Si tratta di Cristoforo Colombo, indicato da Armand con il suo nome spagnolo.
[15] Questa incursione è documentata in una lettera inviata da Colombo a Ferdinando d'Aragona. Alcuni storici dubitano della possibilità che egli sia effettivamente riuscito, con il trucco della bussola, a dirigere la nave verso Tunisi. Si tratta di un particolare, però, che compare nelle prime biografie dell'ammiraglio genovese.
[16] The Voyage and Travayle of Sir John Maundeville.
[17] La leggenda di un regno governato da un certo "Prete Gianni" nasce nel 1165, quando l'imperatore bizantino Manuele riceve una lettera in cui il mai identificato sovrano offriva i suoi servigi e descriveva il suo regno cristiano al di là del mare.
[18] Potrebbe trattarsi dell'antica città fenicia Thymiaterion, che sorge sulla foce del fiume Sebu. Fu fondata da Annone il Navigatore nel V secolo a.C.
[19] Si tratta di un riferimento ad un testo realmente esistente.
[20] Il legno particolarmente pregiato utilizzato per la costruzione di navi spesso non veniva bruciato, bensì riutilizzato per realizzare contenitori o adirittura costruzioni.
[21] Il quadrato del Sator è composto dalle parole sovrapposte sator arepo tenet opera rotas. Le parole possono essere lette da destra a sinistra e viceversa, oppure dall'alto in basso, e al contrario: la loro traduzione potrebbe essere "Il seminatore Arepone tiene all'opera le ruote".
[22] Compare sull'arco del campanile della parrocchia di Santa Maria Ester, a San Felice del Molise (Campobasso), sul pavimento della chiesa di Pieve Terzagni (Cremona), nel convento di Santa Maria Maddalena a Verona, a Bolzano, in un convento della Val Seriana, a Siena, a Fabriano, a Urbino, a Sermoneta, a Capestrano e a Magliano de Marsi.
[23] Potrebbe trattarsi dell'attuale Ghana.
[24] Sono le parole usate da Ferdinando Colombo nel suo ritratto del padre dato in Le Historie della vita e dei fatti di Cristoforo Colombo.
[25] Armand riporta le parole scritte da Ruy de Pina nella Storia generale delle Indie in La Découverte de l'Amérique.
[26] Particolare riportato anche da F. Colombo in op.cit.
[27] Gli studiosi ritengono, oggi, che si tratti di una copia realizzata dallo stesso Colombo. Si veda, ad esempio Michel Lequenne, Cristoforo Colombo ammiraglio del mare Oceano, Electa/Gallimard, 1992, p.39: "Colombo... certamente non è stato in corrispondenza con Toscanelli, come pretendeva, limitandosi a ricopiare delle lettere inviate da costui a Martins così come probabilmente la carta annessa."
[28] Come si vedrà in seguito, le isole cui si riferisce Colombo sono da identificarsi con l'Irlanda e l'Islanda.
[29] Così venivano definite le isole del Nord da Tolomeo.
[30] Nonostante non si abbia notizia del testo Geos di Marcello, si ha tuttavia menzione della leggenda del "drago d'oro" in un papiro del Medio Regno (2000-1750 a.C.), cui il filosofo dev'essersi ispirato per la sua trattazione. Si veda, a proposito, il testo di Alberto Cesare Ambesi, Atlantide, il continente perduto, Xenia 1994, pp.61-62.
[31] Armand si riferisce al drago rosso con sette teste citato nel libro dell'Apocalisse al capitolo 12, versetti 3 e segg.
[32] Di questo viaggio si ha notizia in tutte le principali biografie di Cristoforo Colombo. Si veda, per esempio, Michel Lequenne, Cristoforo Colombo... op.cit., p.38: "...nel Febbraio 1477... Colombo si imbarca per un viaggio decisivo nei mari del Nord. Raggiunge l'Islanda, la Thule di Tolomeo, che egli ritiene si trovi a ovest del meridiano delle Canarie in cui il geografo alessandrino la situava, deducendo da ciò che questi chiamava così le isole Faeroer, a quel tempo conosciute come Frislandia."
[33] In una lettera indirizzata alla nutrice del principe don Juan de Castiglia, citata da Ferdinando Colombo ma che non ci è pervenuta, Cristoforo afferma di non essere il "primo ammiraglio della famiglia".
[34] Si tratta di una delle isole Faeroer.
[35] Devil Hoof Willy si può tradurre con "Willy, zoccolo di diavolo". Il suo nome derivava, forse, dalla deformazione del suo piede, detta del "piede caprino".
[36] Corrisponde al nome di una sorta di "Messia" Azteco, atteso per secoli dalle antiche popolazioni del Sud America. Si veda a questo proposito Colin Wilson, Da Atlantide alla Sfinge, Piemme 1997, cap.V e Graham Hancock, Impronte degli Dei, Corbaccio 1996. Le varie terre erano, probabilmente, identificate sulla mappa con i nomi delle divinità che le proteggevano: Rex Olympii dovrebbe riferirsi a Zeus (o Giove), Rex Maris a Poseidone (o Nettuno).
[37] "Senza sole taccio". Si riferisce al fatto che la meridiana può segnalare l'ora soltanto nei giorni di sole. Si tratta di una frase che, ancora oggi, compare su moltissime meridiane d'Europa.
[38] Siracide 43, 1-3.5.
[39] Salmo 18, 2.5-7.
[40] Esodo 15, 17.
[41] Armand definisce "costa inglese" il territorio di Galway, nella parte occidentale dell'Irlanda.
[42] Dallo studio della biografia di Colombo si constata che effettivamente il viaggio verso le isole Faeroer non si era concluso lì. Scrive, infatti, Michel Lequenne: "Colombo afferma di essere andato al di là, senza precisare se a nord o a ovest, e in ogni caso senza toccare nuove terre. Al contrario, senza dubbio nello stesso viaggio, raggiunge l'Ovest dell'Irlanda: a Galway vede, in alcune barche alla deriva, delle persone morte, di statura e tipo sconosciuto, che egli identifica come cinesi (del Cathai), e che probabilmente erano invece dei lapponi o degli indiani.
[43] Finestra del profeta Giona. NdT.
[44] Si veda, a proposito, il Vangelo di Luca 8, 22-25.
[45] Si è tentato di risalire ai passi biblici cui il chierico si è ispirato. Ognuno è segnalato con una nota a pié pagina. Questo primo brano è tratto dal Salmo 88, 8.17-18.
[46] Salmo 42, 8.
[47] Salmo 69, 2-3.15-16.
[48] Salmo 89, 10.
[49] Giona 2, 3-4.6-8.
[50] Giobbe 38, 4-6.8-11.16.22-23.34-35.42,2.
[51] Geremia 50, 11.
[52] Esodo 15, 4-6.
[53] E' una delle isole dell'arcipelago di Madera.
[54] Gli studiosi ritengono che la Geografia di Tolomeo sia stata stampata la prima volta nel 1478. Armand sostiene, invece, che la copia da lui vista risalirebbe a "quattro anni prima". Da ciò si possono avanzare due ipotesi: o egli si riferisce all'anno 1482, per cui la copia risulterebbe correttamente datata 1478, oppure la stampa del testo tolemaico risalirebbe al 1477 e non all'anno successivo, come sostengono gli storici. Questa seconda ipotesi sembra la più corretta, data la presenza di un successivo riferimento alla morte di re Alfonso V di Portogallo, avvenuta nel 1481.
[55] Padre Antonio da Marchena fu effettivamente un fedele sostenitore delle idee di Cristoforo Colombo.
[56] Avvenuta nel 1481.
[57] Le proposte furono avanzate tra il 1483 e l'anno successivo.
[58] Si tratta del Capo di Buona Speranza, così chiamato dal re Giovanni II di Portogallo.
[59] Filippa Moniz Perestrello morì nel 1485.
[60] Secondo gli storici, Medinaceli.
[61] Armand non specifica la data in cui si riteneva fosse avvenuto il Diluvio Universale. D'altronde è vero che, nel 4000 a.C., il nord era indicato da Alpha Draconis. Si veda, a questo proposito, Colin Wilson, op.cit., p.77.
[62] Padre de Marchena commette un errore di 80 anni: se si fa risalire la fondazione di Roma al 754 a.C., il 1486 corrisponde al 2240 ab urbe condita; il ciclo della precessione, invece, dura 2160 anni.
[63] Ipotesi dovuta all'erronea credenza che il mondo fosse stato creato nel 3760 a.C.
[64] Nel 1488.
[65] Nel 1491.
[66] Si tratta del navigatore fiammingo Ferdinando Van Olmen.
[67] Il problema venne risolto soltanto nel 1823 da János Bolyai e Nikolaj Lobacevskij, che introdussero il concetto di geometria non-euclidea; Armand accenna ad un concetto relativo alla geometria ellittica.
[68] In realtà l'Era dei Pesci iniziò nel 170 a.C. Armand commette un errore poiché considera un ciclo equinoziale pari a 2240 anni, invece che 2160.
[69] La prossima Era del Leone durerà, invece, dal 14950 al 17110 d.C.
[70] La passata Era del Leone durò, invece, dal 10970 all'8810 a.C.
[71] Non tradotta dal testo originale.
[72] aprile 1492.
[73] Erronea credenza che anche Colombo aveva.
[74] Esiste un'unica testimonianza dell'esistenza del "timone di poppa" antecedente al XV secolo: si tratta di un bassorilievo che compare sulla facciata della cattedrale di Westminster, risalente al XII secolo.
[75] Della roccaforte sono rimaste due massicce torri che proteggono il porto; si veda, a proposito, "Il mistero di La Rochelle" in Angela Cerinotti, Storia e leggende dei Templari, Demetra 1997, pp.68-69.
[76] Figli cadetti delle più nobili famiglie, ricchi di nomi e titoli ma poveri di sostanze, spinti dal sogno di aggiungere al loro casato la proprietà di qualche nuova terra.
[77] Particolare riportato anche da Cesare De Lollis, Cristoforo Colombo nella leggenda e nella storia, Sansoni, 1969 (I ed. 1892), p.134.
[78] Sono le parole del Salmo 24.
[79] Il ritrovamento è documentato da Cesare De Lollis in ibid.
[80] Nella lingua degli indigeni significava "pietra".
[81] Il mito è riportato da D.Gifford e J.Sibbick in Warriors, Gods and Spirits from South American Mythology, 1983, p.54.
[82] Termine riportato in Alberto C. Ambesi, op.cit., p.45.
[83] Si riferisce sicuramente alle popolazioni maya e azteche.
[84] Per il fenomeno della deriva dei continenti, se la meridiana fu posta sulle isole Faeroer prima del 9000 a.C., all'epoca di Armand non poteva più fornire l'esatta direzione da seguire per raggiungere l'arcipelago rimasto dalla catastrofe. Potrebbe essere questo il motivo per cui, nel 1477, la spedizione di Colombo non approdò alle dieci isole.
[85] Tikal e Palenque sono due centri dell'America Centrale.
[86] Le misure corrispondono, pressappoco, a 89 x 20 x 9000 metri.
[87] Tuttoscienze n.785, allegato a La Stampa del 10 settembre 1997.